COSA HA REALIZZATO DISCOLASER PER “Raoul Moretti”:
E’ stata realizzata una Bustina Maxi con anta
Lucida follia ad alto tasso emotivo, per strumento a corda.
E’ questo, “Harpness”. Muri di drones elettrici, armonizzazioni che non hanno paura della dissonanza più pura e gorghi sonici nero pece, capacità di risultare laterali rispetto a qualsiasi genere. La psichedelia, il folk, la musica classica contemporanea, il post rock più evocativo e minimale, la forma canzone, ora evocata, ora espressa direttamente.
Raoul Moretti, ha progressivamente costruito con gli anni, un percorso che abbandona i clichès legati alla musica strumentale per arpa a pedali e ha inventato per questo lavoro un linguaggio fondato sull’improvvisazione non jazz, che ha una sua unicità assoluta a livello mondiale. Un suono denso, compatto, inquieto e profondamente “sensibile”, senza sovraincisioni, dove il romanticismo diviene “estetica del sublime”. Spazzate via new age, folk celtico e tentazioni classico-antiche, questa è semplicemente musica che ferisce l’anima e lascia la mente libera di viaggiare. Avanguardia, intesa come invenzione e non come spauracchio che ha paura di generare, anche “nuove forme di bellezza”, autenticamente tali.
Numerosi i camei, Il contributo più ricorrente è quello di Michele Bertoni, a cui si affiancano Erica Scherl,Valerio Corzani, Marco Tuppo, Walter Demuru, Diego Soddu, Gianluca Porcu.
Provenienza: Como, Lombardia