02

Nov

Stampa CD La Spensieratezza “Limbrunire”

La Spensieratezza is the debut album of Limbrunire composed of 11 tracks born from the passion for the 80s electrosynthpop and Pasquale Panella.
In his album La Spensieratezza we find lightness, everything and immediately, reflections in black and white, emoticons and double checkers, teenage hangovers, mysticism and bon-ton, dance and technicolor images cross the texts that make up the album thought, written and arranged by Francesco Petacco and produced by David Campanini at Soniclabstudio between the beginning of Easter lunches and the late autumn of 2017.

La Spensieratezza è il disco di esordio di Limbrunire composto da 11 tracce nate dalla passione per l’electrosynthpop anni ’80 e Pasquale Panella.
Nel suo disco La Spensieratezza troviamo leggerezza, tutto e subito, riflessioni in bianco e nero, emoticon e doppie spunte, sbornie adolescenziali, la mistica e il bon-ton, il ballo e immagini in technicolor attraversano i testi che compongono l’album pensato, scritto ed arrangiato da Francesco Petacco e prodotto da David Campanini al Soniclabstudio tra la l’inizio dei pranzi pasquali e l’autunno inoltrato del 2017.

02

Nov

Duplicazione CD Sinfonico Honolulu “Thousand souls of revolution”

Il Sinfonico Honolulu è la prima orchestra italiana di ukulele; una formazione di 9 elementi composta da 7 ukulele, basso, percussioni elettroniche e una voce principale. Toscani, livornesi, attivi dal 2010 e sempre eleganti con giacca e cravatta in bianco e nero.

CD stampato e confezionato in jewel box trasparente con booklet a colori.

 

11

Set

Duplicazione CD “El canto de las palabras” in digipack con booklet interno

«El Canto de las Palabras» è il primo progetto discografico del Coro Voz Latina. Si tratta di una raccolta di poesia in musica del XX secolo in Latinoamerica.

Durante questo periodo oscuro, caratterizzato da dittature militari, la voce dei grandi poeti si fonde, nella musica popolare, con la voce del popolo e si trasforma, in questo modo, in un vessillo di lotta per il ritorno alla democrazia. Il progetto include canzoni con testi di alcuni dei poeti più impegnati in questo senso come Mario Benedetti, José Martí, Nicolás Guillén, Rafael Alberti, María Elena Walsh, ed altri ancora.

 

«El Canto de las Palabras» is the first recording project of the Voor Latina Choir. It is a collection of poetry in twentieth century music in Latin America.

During this dark period, characterized by military dictatorships, the voice of the great poets merges, in popular music, with the voice of the people and is transformed, in this way, into a banner of struggle for the return to democracy. The project includes songs with texts by some of the most committed poets in this sense such as Mario Benedetti, José Martí, Nicolás Guillén, Rafael Alberti, María Elena Walsh, and others.

08

Mag

Duplicazione CD “Oversound” di Stefano Petrini in digipack 2 ante


“Oversound,il mio primo lavoro,nonostante riconosca che rappresenti solo un primo passo nella mia ricerca musicale,e che per adesso sia uscito volutamente in edizione limitata,e’ un disco che nel lungo termine si rivelerà importante per la Storia della Musica,probabilmente il piu’ completo fino ad oggi relativamente alla musica per pianoforte;pensiamo soltanto che le sue tracce investono la quasi la totalita’ degli stili musicali.
“Oversound” significa superare la barriera del suono, infatti i rumori presenti all’interno dei brani,nonostante cio’ possa sembrare impossibile,non sono campionature,ma suoni ricavati dalla natura cosi’come lo sono anche alcuni altri,
i quali hanno subito un lavoro di trasformazione audio,e anche se,ad un orecchio non perfettamente attento potrebbero sembrare “freddi”,”finti”;ma in realta’,anche in questo caso,sono di derivazione naturale.
Ma significa altresi’ definire,per poi tentare di superare,anche il concetto stesso di Musica,cercando di andare oltre e allo stesso tempo fornendo un compendio di quello che ne e’ la sua essenza per me migliore possibile dal punto di vista stilistico,compositivo e interpretativo.
Musica classica,musica moderna e musica contemporanea assieme lo rendono un’autentica gigantografia della Musica frutto di 13 anni di lavoro che ne riassume almeno un migliaio di essi.
Ci sono alcuni aspetti che e’ possibile spiegare qui che rendono l’opera ancora piu’interessante: la maggior parte dei brani contenuti in essa sono frutto dell’improvvisazione,della primissima estemporaneità,e risultano già coerenti e con un’ identita’ ben definita;e come erano magari 10 anni fa lo sono ancora adesso cosi’come potete sentirli,poichè ho scelto di registrarli in presa diretta,a volte addirittura improvvisando durante la registrazione;questo aspetto è raro e richiede una fortissima dose di consapevolezza e di nervi saldi,come per quanto riguarda l’aspetto successivo.
Mi riferisco al mixaggio,che al contrario,a quanto ne so,di praticamente ogni disco uscito sinora sul mercato,in questo album non esiste;o meglio esiste,ma non nella sua accezione tradizionale perchè realizzato da me sul momento con le mie mani,mentre suono,dosando i colori;quindi i forti e i piano,con tutte le loro gradazioni,e non in pre o in post-produzione.
Nel disco sono presenti anche aspetti simbolici e segreti,che sarebbe difficile riuscire a scoprire,far venire a galla,e non parlo degli eventi che sono accaduti e che abitano dietro ad ogni canzone.
Potremmo quindi ritenere,date le modalità tecniche e concettuali con il quale è stato realizzato,che questo disco rappresenta noi,il mondo e la Musica allo stesso tempo,dove tutto e’ almeno idealmente perfetto cosi’come e’,e dove nulla dovrebbe essere esasperatamente studiato o forzatamente cambiato perche’ va gia’bene cosi’,anche con le sue piccole o grandi imperfezioni,nella sua spontaneita’,nel suo fluire,nella sua mutevolezza.
In passato alcune multinazionali o case discografiche indipendenti mi hanno incoraggiato a firmare per loro,ma io ho subito desistito e sono felice per aver fatto questa scelta e per non essere dovuto scendere a compromessi.
Ricordate il pensiero di Platone che dice “se vogliamo conoscere un popolo dobbiamo ascoltare la sua musica”*(aggiungo essendo la cosa piu’ alta,simbolica e universale)?.
Io mi trovo d’accordo con lui.
Adesso capirete perche’molte cose qui,ma anche nel resto del mondo,specialmente negli ultimi decenni,nei quali abbiamo assistito ad un grave declino artistico anche a causa di una crisi economica,che è conseguentemente sfociata nel forte appiattimento della musica e di ogni forma d’arte e nella loro pura mercificazione,non vanno per niente bene.
Vorrei adesso invitarvi alla riflessione:quali melodie,quali note hanno pervaso e stanno pervadendo le vostre anime?
Ve lo chiedo perche’ esse rappresentano un grande potere che avete sugli eventi interni ed esterni.
E’ vero,molte volte non potrete non fare a meno di essere contaminati dalla “non-musica” contro la vostra volonta’;uso questo termine per qualificare la quasi totalità di quegli “scarti di lavorazione”a tutti gli effetti che sono rappresentati dall’ultimo singolo dell’artista di turno,uscito in radio o in tv,che ha come unico scopo quello di appiattire le nostre emozioni al fine di diminuire le nostre capacità critiche,assoggettandoci e svilendoci fino al punto di farci perdere anche l’identita’ di persone,di persone capaci di reagire con la massima energia a qualsiasi evento interno o esterno che si verifichi,per plasmare così una nuova generazione di robot umani.
Riguardo alla pochezza della musica,soprattutto quella prodotta negli ultimi 10 anni,questa si intuisce o si deduce da molti aspetti tra cui il primo è la mancanza di creatività;quindi la carenza di valore complessivo della proposta,una struttura non interessante dei brani a tutti i livelli:arrangiamenti ridotti quasi al niente,annullamento quasi totale in essi degli elementi caratteristici e portanti (armonia,melodia etc),insufficienza di espedienti compositivi(progressioni,modulazioni etc),assenza di orchestrazioni,disarmante poverta’ dei testi,ripetizioni ossessive degli stessi ormai sotto forma di poche sole note fino ad arrivare ai messaggi subliminali sia nei testi che nella musica(udibili e non))…e potrei continuare per molto.
Come ho detto poc’anzi,tutti questi aspetti sono studiati a tavolino dall’alto al fine di compromettere la nostra identita’.
Quindi,preso atto di questi meschini e terribili meccanismi vi esorto,prima possibile,ed ogni giorno,a purificare il vostro spirito con la musica piu’bella(non solo quella che vi piace,ma in assoluto;quindi mi riferisco specialmente ai massimi capolavori della musica classica,sinfonica ed operistica,molto più gradevoli se accordati a 432 Hz);dico in assoluto perche probabilmente le vostre capacita’ di discernimento,anche musicali,saranno molto diminuite da quando un tempo eravate più consapevoli(potete scrivermi alla mia mail stefanomusic@hotmail.it perchè possa darvi una mano con la ricerca dei brani).
E con il tempo accadranno miracoli per voi,i vostri cari e per il mondo intero.
09

Mar

Stampa CD “La donna del capo” in digifile 3 ante con anta a scomparsa

Dallo storico gruppo musicale pisano Senza Freni (finalista ad Arezzo Wave 2005 con le splendide voci di Petra Magoni e Michela Lombardi) nasce La Scientifica. Appuntamento venerdì 6 gennaio dalle 20 al Cinema Lumiére in vicolo del Tidi 6 a Pisa.

L’album La Donna del Capo è la prima creatura di questo nuovo progetto ed il disco sarà presentato live al Lumiere in anteprima nazionale tra funk, jazz, rock, bossa, tutto in chiave seventies. Composta da Manuele Scatena e arrangiata da La ScientificaLa Donna del Capo è la colonna sonora di un omonimo breve racconto “poliziottesco” in stile anni ’70, scritto da Vincenzo A. Gerace. In pratica una “B-Story”, ispirata al genere B-Movie della “Milano Calibro 9”, contenuta in un piccolo book allegato al disco, impreziosito, inoltre, dagli originali acquarelli del fumettista Sergio Algozzino che contribuiscono ad animare le vicende di Donna, del Capo, di Joe e della Banda.

08

Mar

Stampa CD audio Artisti vari Vivaldi – Boismortier – Gasparini Arie e Concerti

Dalle opere di Vivaldi il mezzosoprano messicano Gabriela Thierry ha estratto alcune celebri arie, e lo stesso ha fatto con opere di Francesco Gasparini, altro compositore e teorico musicale di straordinaria importanza, anch’egli attivo per lunghi anni a Venezia, dove fu collega di Vivaldi all’Ospedale della Pietà. La parte orchestrale è stata ridotta per clavicembalo da Davide De Lucia. La scelta dei brani tratteggia un quadro significativo dello stile operistico in voga nei teatri veneziani nei primi decenni del Settecento, uno stile florido e ricco di fioriture, ma nello stesso tempo caratterizzato da melodie indimenticabili presentate con estrema efficacia.