08

Mag

Stampa CD “Girlsque”, packaging in cartoncino pieghevole a finestra

Girlesque è la prima e unica street band italiana tutta al femminile. Il tradizionale connubio fra sound e movimento, tipico delle marching band, viene reinterpretato tramite il linguaggio delle donne: le 14 musiciste strizzano l’occhio al burlesque, suonano, ballano e giocano armonizzando il tutto con l’eleganza e la grazia tipiche del mondo femminile.

Le Girlesque nascono nel 2012 per iniziativa di Luisa Marruganti e Marco Vivian, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’allora nascente Associazione Musicale Be Diesis. Le musiciste che compongono questa marching band femminile vengono da tutta la Toscana ed hanno alle spalle moltissime esibizioni e concerti.

Una band esplosiva, che con i diversi costumi di cui dispone, sa cameleonticamente adattarsi a qualsiasi evento: festival di arte di strada, Natale, Carnevale e così via.

08

Mag

Duplicazione CD “Oversound” di Stefano Petrini in digipack 2 ante


“Oversound,il mio primo lavoro,nonostante riconosca che rappresenti solo un primo passo nella mia ricerca musicale,e che per adesso sia uscito volutamente in edizione limitata,e’ un disco che nel lungo termine si rivelerà importante per la Storia della Musica,probabilmente il piu’ completo fino ad oggi relativamente alla musica per pianoforte;pensiamo soltanto che le sue tracce investono la quasi la totalita’ degli stili musicali.
“Oversound” significa superare la barriera del suono, infatti i rumori presenti all’interno dei brani,nonostante cio’ possa sembrare impossibile,non sono campionature,ma suoni ricavati dalla natura cosi’come lo sono anche alcuni altri,
i quali hanno subito un lavoro di trasformazione audio,e anche se,ad un orecchio non perfettamente attento potrebbero sembrare “freddi”,”finti”;ma in realta’,anche in questo caso,sono di derivazione naturale.
Ma significa altresi’ definire,per poi tentare di superare,anche il concetto stesso di Musica,cercando di andare oltre e allo stesso tempo fornendo un compendio di quello che ne e’ la sua essenza per me migliore possibile dal punto di vista stilistico,compositivo e interpretativo.
Musica classica,musica moderna e musica contemporanea assieme lo rendono un’autentica gigantografia della Musica frutto di 13 anni di lavoro che ne riassume almeno un migliaio di essi.
Ci sono alcuni aspetti che e’ possibile spiegare qui che rendono l’opera ancora piu’interessante: la maggior parte dei brani contenuti in essa sono frutto dell’improvvisazione,della primissima estemporaneità,e risultano già coerenti e con un’ identita’ ben definita;e come erano magari 10 anni fa lo sono ancora adesso cosi’come potete sentirli,poichè ho scelto di registrarli in presa diretta,a volte addirittura improvvisando durante la registrazione;questo aspetto è raro e richiede una fortissima dose di consapevolezza e di nervi saldi,come per quanto riguarda l’aspetto successivo.
Mi riferisco al mixaggio,che al contrario,a quanto ne so,di praticamente ogni disco uscito sinora sul mercato,in questo album non esiste;o meglio esiste,ma non nella sua accezione tradizionale perchè realizzato da me sul momento con le mie mani,mentre suono,dosando i colori;quindi i forti e i piano,con tutte le loro gradazioni,e non in pre o in post-produzione.
Nel disco sono presenti anche aspetti simbolici e segreti,che sarebbe difficile riuscire a scoprire,far venire a galla,e non parlo degli eventi che sono accaduti e che abitano dietro ad ogni canzone.
Potremmo quindi ritenere,date le modalità tecniche e concettuali con il quale è stato realizzato,che questo disco rappresenta noi,il mondo e la Musica allo stesso tempo,dove tutto e’ almeno idealmente perfetto cosi’come e’,e dove nulla dovrebbe essere esasperatamente studiato o forzatamente cambiato perche’ va gia’bene cosi’,anche con le sue piccole o grandi imperfezioni,nella sua spontaneita’,nel suo fluire,nella sua mutevolezza.
In passato alcune multinazionali o case discografiche indipendenti mi hanno incoraggiato a firmare per loro,ma io ho subito desistito e sono felice per aver fatto questa scelta e per non essere dovuto scendere a compromessi.
Ricordate il pensiero di Platone che dice “se vogliamo conoscere un popolo dobbiamo ascoltare la sua musica”*(aggiungo essendo la cosa piu’ alta,simbolica e universale)?.
Io mi trovo d’accordo con lui.
Adesso capirete perche’molte cose qui,ma anche nel resto del mondo,specialmente negli ultimi decenni,nei quali abbiamo assistito ad un grave declino artistico anche a causa di una crisi economica,che è conseguentemente sfociata nel forte appiattimento della musica e di ogni forma d’arte e nella loro pura mercificazione,non vanno per niente bene.
Vorrei adesso invitarvi alla riflessione:quali melodie,quali note hanno pervaso e stanno pervadendo le vostre anime?
Ve lo chiedo perche’ esse rappresentano un grande potere che avete sugli eventi interni ed esterni.
E’ vero,molte volte non potrete non fare a meno di essere contaminati dalla “non-musica” contro la vostra volonta’;uso questo termine per qualificare la quasi totalità di quegli “scarti di lavorazione”a tutti gli effetti che sono rappresentati dall’ultimo singolo dell’artista di turno,uscito in radio o in tv,che ha come unico scopo quello di appiattire le nostre emozioni al fine di diminuire le nostre capacità critiche,assoggettandoci e svilendoci fino al punto di farci perdere anche l’identita’ di persone,di persone capaci di reagire con la massima energia a qualsiasi evento interno o esterno che si verifichi,per plasmare così una nuova generazione di robot umani.
Riguardo alla pochezza della musica,soprattutto quella prodotta negli ultimi 10 anni,questa si intuisce o si deduce da molti aspetti tra cui il primo è la mancanza di creatività;quindi la carenza di valore complessivo della proposta,una struttura non interessante dei brani a tutti i livelli:arrangiamenti ridotti quasi al niente,annullamento quasi totale in essi degli elementi caratteristici e portanti (armonia,melodia etc),insufficienza di espedienti compositivi(progressioni,modulazioni etc),assenza di orchestrazioni,disarmante poverta’ dei testi,ripetizioni ossessive degli stessi ormai sotto forma di poche sole note fino ad arrivare ai messaggi subliminali sia nei testi che nella musica(udibili e non))…e potrei continuare per molto.
Come ho detto poc’anzi,tutti questi aspetti sono studiati a tavolino dall’alto al fine di compromettere la nostra identita’.
Quindi,preso atto di questi meschini e terribili meccanismi vi esorto,prima possibile,ed ogni giorno,a purificare il vostro spirito con la musica piu’bella(non solo quella che vi piace,ma in assoluto;quindi mi riferisco specialmente ai massimi capolavori della musica classica,sinfonica ed operistica,molto più gradevoli se accordati a 432 Hz);dico in assoluto perche probabilmente le vostre capacita’ di discernimento,anche musicali,saranno molto diminuite da quando un tempo eravate più consapevoli(potete scrivermi alla mia mail stefanomusic@hotmail.it perchè possa darvi una mano con la ricerca dei brani).
E con il tempo accadranno miracoli per voi,i vostri cari e per il mondo intero.
14

Feb

Duplicazione CD “Eddie would go!” Molokai Cocktail in Jewel Case

Ecco il primo lavoro in studio dei Molokai Cocktail, intitolato “Eddie would go!”. La band nasce nell’agosto 2016 come progetto parallelo, ma non per questo di minor rilevanza, agli Psycho Surfers. Il loro repertorio esclusivamente strumentale ripercorre le atmosfere suggestive della California dei primi anni 60, dove è nata la musica surf. Il disco, supportato da Surfer Joe di Livorno, contiene un mix di brani originali e classici reinterpretati dalla band Romagnola. Enjoy!

03

Gen

Realizzazione CD audio Madaus “Stretti ad aspettare” in digifile con tasca a scomparsa

Madaus nasce dall’incontro di tre musicisti che lavorano all’Accademia della Musica di Volterra: Aurora Pacchi alla voce, Antonella Gualandri al piano, David Dainelli al basso.
Volterra, luogo di nascita del gruppo, è una città segnata dalla presenza di un ex-manicomio e Madaus, è l’italianizzazione del termine inglese “madhouse”, manicomio .
A Volterra però c’è anche un importante carcere che, insieme all’ex-manicomio, ha influenzato fin dall’inizio la creatività del gruppo e le sue composizioni, non solo al livello di pura ispirazione, ma anche concretamente viste le esperienze dirette di Aurora e Antonella nell’ambito della musicoterapia con portatori di deficit, e di David come insegnante di musica e volontario all’interno del carcere di Volterra.
La nascita ufficiale del progetto artistico risale al 2011, quando Aurora e Antonella, con il nome VOC&PIANO, partecipano e vincono il premio Ciampi città di Livorno con i brani “Fino all’ultimo minuto” e “Livorno” nella sezione Miglior cover di P.Ciampi.
In quell’occasione sono accompagnate da David al basso e in qualche modo quel palco rappresenta il loro debutto.
Nel 2012 vengono selezionati tra i finalisti del Premio De Andrè a Roma.
Nel 2013 sono scelti dalla giuria del Premio Tenco, presieduta dal Direttore Artistico Enrico De Angelis, per esibirsi nella rassegna “Il Tenco ascolta” a Piombino (LI).
A Gennaio 2014 esce l’album d’esordio “La macchina del tempo” e parte il loro tour promozionale.
Alla batteria collabora per l’incisione del disco Marzio del Testa e per il live tour Gianni Apicella .
A Novembre 2013 vincono il “Senza filo Contest” al Cantiere San Bernardo di Pisa.
A Giugno 2014 sono ospiti insieme ad altri artisti al Marea Festival di Fucecchio (FI) insieme a numerosi artisti, tra i quali Vinicio Capossela e gli Earth Wind &Fire.
Il loro tour continua in diverse regioni italiane. 

14

Ott

Stampa CD “Losing eleven” The Chromosomes

“LOSING ELEVEN” è il nuovo album dei livornesi The Chromosomes, band punk rock attiva dal 1993.
L’album, il quinto in studio per la band e composto da 11 tracce, è interamente autoprodotto e uscirà su piattaforma fisica lunedì 9 ottobre su IBUYRECORDS e STRIPED MUSIC e sarà ovviamente disponibile ai concerti della band e sulla loro pagina Bandcamp.

La realizzazione è un bellissimo digipack UV opaco con posterino all’interno

24

Lug

CD “Rasenna Echoes” in dvd pack 2 ante con booklet

Rasenna Echoes. concerto di canti e musica ispirati al mondo etrusco. Francesco Landucci (strumenti antichi ed elettronica), cinzia Murolo (testi), Sabina Manetti (voce e arrangiamento testi).

La sperimentazione musicale di Francesco Landucci e Sabina manetti ha ricevuto recentemente un grande riconoscimento: il loro brano La mente mente è stato inserito nel 19° volume della compilation di fama mondiale Buddha Bar Montecarlo, della prestigiosa etichetta George V Records. nella serata verrà presentato il cd realizzato in seguito a una collaborazione con Bluetrusco. Sarà l’occasione per ascoltare canti immaginari del simposio etrusco, miscelati con la sonorità della lingua etrusca, attraverso un sorprendente uso della tecnologia